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Divorzio breve, iter accelerato. Ma il nodo sul divorzio diretto non è ancora stato sciolto del tutto. Il testo, ora al vaglio della Commissione giustizia del senato, non prevede, infatti, l’ipotesi in base alla quale, in caso di accordo tra le parti, i coniugi possono presentarsi direttamente davanti al giudice per ottenere lo scioglimento del matrimonio ma solo che in caso di contenzioso i coniugi possano porre fine agli effetti del matrimonio in 12 mesi al massimo mentre, nel caso in cui ci sia accordo tra le parti, i tempi si potranno ridurre a sei mesi. Una decisione, quella presa dagli esponenti della Camera nel corso dei lavori al testo, in controtendenza rispetto all’originaria formulazione della proposta di legge partita in origine proprio della Commissione giustizia del senato e che, in relazione all’ipotesi di divorzio diretto potrebbe essere ripresa in considerazione. La relatrice al ddl, Rosanna Filippin (Pd), illustra le modalità con cui procederanno i lavori in Senato: “Riteniamo più che valido il lavoro svolto dai nostri colleghi della Camera, ma nella nostra proposta originaria c’era anche l’introduzione del divorzio diretto”, ha sottolineato la relatrice, “ragion per cui ora, nel corso dei lavori in Commissione sarà necessario riuscire a coniugare due differenti esigenze: da un lato la necessità di garantire un iter accelerato ai lavori, dall’altro lato, quella di garantire che vengano prese in considerazione tutte le proposte di modifica che saranno presentate”.
(Fonte: ItaliaOggi)