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Bonus fiscale fino a 700 euro al mese e sgravi contributivi del 95% per le imprese che assumono detenuti. I benefici saranno fruibili anche nei 18 mesi successivi alla scarcerazione, purché il rapporto sia stato avviato prima. A disposizione ci sono 20 milioni di euro per i contratti siglati nel 2013 e 10 milioni annui dal 2014 in avanti. È quanto prevede il decreto del ministero della giustizia n. 148 del 24 luglio 2014, pubblicato sulla G.U. n. 246 di ieri. Il testo è approdato in Gazzetta dopo che via Arenula ha apportato le modifiche richieste dal Consiglio di stato a inizio anno (si veda ItaliaOggi del 14 gennaio 2014).
Sia la legge n. 193/2000 sia la n. 381/2001 prevedono incentivi statali a favore delle imprese pubbliche e private che assumono lavoratori detenuti o internati per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni. Il nuovo regolamento aggiorna le modalità attuative del meccanismo, anche alla luce degli stanziamenti aggiuntivi deliberati dal governo nel corso del 2013.
Il credito di imposta è volto a coprire in tutto o in parte il costo sostenuto per ogni assunzione, con un massimo di 700 euro mensili per il 2013 e a 520 euro dal 2014. Se il rapporto lavorativo è part-time, il beneficio va rapportato all’orario effettivo.
(Fonte: Italia oggi)