Fisco
I reati fiscali sono l’altra faccia del riciclaggio di denaro. Sono infatti i primi presupposti dei fenomeni di riciclaggio. Tanto che sono allo studio attività sinergiche tra Agenzia delle entrate e Unità di informazione finanziaria «non ridondante nella trattazione di segnalazioni connesse alla recente normativa fiscale sulla collaborazione volontaria». In particolare, dalla relazione Uif 2014 sull’antiriciclaggio presentata ieri da Banca d’Italia emerge che Le segnalazioni di operazioni sospette pervenute all’Unità nel corso del 2014 riconducibili a tipologie fiscali confermano la decisa rilevanza del fenomeno. Le modalità ricorrenti di riciclaggio osservate in questa tipologia sono le frodi nelle fatturazioni (oltre 1.500 segnalazioni), i girofondi tra soggetti fisici e giuridici collegati fra loro (circa 3.000 segnalazioni), l’utilizzo di conti personali per il transito di movimentazioni concernenti l’attività di impresa (circa 3.500 segnalazioni), nonché il reiterato prelevamento di denaro contante finalizzato all’azzeramento della provvista creatasi sui rapporti aziendali (oltre 2.000 segnalazioni). «Si osserva», si legge nel documento preparato dall’Uif, «altresì il frequente utilizzo di società di comodo e l’interposizione di prestanome o di schemi societari opachi. Le stesse segnalazioni di operazioni sospette in contante possono riguardare attività orientate a illeciti di natura fiscale».
(Fonte: ItaliaOggi)