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Partite Iva, i contributi al 25%


Fisco Ordine Informa

A partire dal 1° gennaio 2017 l’aliquota contributiva per le partite Iva non iscritte a ordini professionali scenderà dal 27% al 25%. Addio quindi agli aumenti già deliberati in passato, che a regime avrebbero portato il prelievo previdenziale sui “senza cassa” fino al 33% dal 2018, con un alleggerimento di due punti percentuali a favore dei lavoratori autonomi assicurati in via esclusiva alla Gestione separata Inps. È quanto prevede la bozza della legge di bilancio per il 2017, al vaglio in queste ore dei tecnici del governo. Il provvedimento contiene diverse misure che riguardano da vicino il mondo delle partite Iva, inteso sia come professionisti sia come imprenditori persone fisiche.
Lavoratori impatriati. Ritocchi in arrivo per il regime fiscale introdotto dal dlgs n. 147/2015 per favorire il rientro di “cervelli” residenti all’estero, che rivestano ruoli direttivi oppure siano in possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione. L’agevolazione consente l’abbattimento forfetario del reddito di lavoro dipendente prodotto in Italia (attualmente imponibile al 70%), al verificarsi di una serie di condizioni fissate dal decreto internazionalizzazione. La manovra prevede ora l’estensione del beneficio anche ai professionisti, nonché un potenziamento della quota esente da Irpef (sarà imponibile il 50% del reddito). Tale disposizione più favorevole sarà applicabile retroattivamente anche ai lavoratori dipendenti che sono rientrati in Italia nel 2016. Il ddl di bilancio precisa poi che il meccanismo potrà interessare pure soggetti di nazionalità extra-Ue, purché il paese di origine abbia stipulato con l’Italia una convenzione contro le doppie imposizioni o un accordo di scambio di informazioni in ambito tributario.
(Autore: Valerio Stroppa)
(Fonte: ItaliaOggi)

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