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Potenziali 100mila assunzioni per gli under 30


Ordine Informa

I 794 milioni di incentivi per le imprese potranno trasformarsi in 100mila assunzioni di giovani:
la stima è del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che in un a intervista rilasciata ai microfoni di Radio 24, calcola gli effetti dello sgravio contributivo fino a 650 euro mensili previsto per i datori di lavoro che nel periodo compreso tra il 7 agosto 2013 e il 30 giugno 2015 assumono giovani tra i 18 ed i 29 anni, a condizione che siano svantaggiati. Ovvero che non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o che siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. Per Giovannini arrivano «segnali di grande interesse per questa misura» dal mondo produttivo.
Sono 180mila le imprese orientate ad assumere:
«A luglio abbiamo fatto fare da Unioncamere un’indagine – spiega il ministro – l’80% delle imprese fino a 49 addetti era già a conoscenza dell’incentivo e il 13% pensava di usarlo. Il 13% significa circa 180mila imprese orientate, interessate potenzialmente a usarlo. I fondi sono sufficienti per un’assunzione di circa 100mila persone ma se servissero altri soldi sono sicuro che il Governo sarebbe pronto a finanziare ulteriormente queste misure». È pronta la ripartizione territoriale delle risorse, ma per poter presentare la richiesta si è in attesa della pubblicazione da parte dell’Inps della circolare con le modalità per usufruire dell’incentivo introdotto dal decreto legge 76 del 2013 (convertito ad agosto, con modifiche, dalla legge 99), che ha una durata di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e viene concesso solo a condizione che comportino un incremento occupazionale netto. Lo sgravio contributivo è previsto per 12 mesi se si stabilizza un contratto a tempo determinato.
Al Mezzogiorno 500 milioni nel quadriennio:
La ripartizione delle risorse è fatta dal ministero in base ai criteri di riparto dei Fondi strutturali: in particolare 500 milioni sono destinati al Mezzogiorno e 294 milioni per le restanti regioni. Per il 2013 sono disponibili complessivamente 148 milioni (di questi 100 vanno al Mezzogiorno e 48 milioni per il resto d’Italia), altri 248 milioni saranno erogati per il 2014 e altrettanti per il 2015 (150 milioni per il Mezzogiorno e 98 milioni per il resto d’Italia), mentre nel 2016 saranno destinati complessivamente 150 milioni (100 milioni al Mezzogiorno e 50milioni al Centro Nord). Entrando più nel dettaglio, dei 500 milioni che andranno al Sud nel quadriennio, la parte del leone spetta alla Sicilia con 141,3 milioni, segue la Campania con 130,6 milioni, la Puglia con 106,6 milioni, la Calabria con 63,1 milioni, la Sardegna con 31,8 milioni, la Basilicata con 14 milioni. Infine all’Abruzzo vanno 8,7 milioni e al Molise 3,5 milioni.
Al Centro-Nord 294 milioni fino al 2016:
Al Centro Nord andranno i restanti 294 milioni, così suddivisi: al Piemonte 48,9 milioni, al Lazio 43,9 milioni, alla Toscana 38,7 milioni, al Veneto 33 milioni, alla Lombardia 32,6 milioni. La ripartizione prosegue con l’Emilia Romagna (25,1 milioni), la Liguria (18,7 milioni), l’Umbria (14,7 milioni), le Marche (13,3 milioni), il Friuli Venezia Giulia (11,5 milioni). Seguono le province di Bolzano e Trento, rispettivamente con 5,1 e 4,7 milioni, e la Valle d’Aosta con 3,1 milioni.

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