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Al via la regolarizzazione “scontata” delle posizioni contributive per gli iscritti all’ente di previdenza dei consulenti del lavoro. A tutti coloro che hanno debiti relativi a contributi dovuti sino all’anno 2012, l’Enpacl infatti, fino al 24 aprile 2014, da la possibilità di mettersi in regola fruendo di una cospicua, dal 50 al 70%, riduzione delle sanzioni. Il 26 novembre scorso è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’avviso dell’approvazione da parte dei ministeri vigilanti della delibera proposta dal consiglio di amministrazione e successivamente approvata dall’assemblea dei delegati.
Chi può aderire al ravvedimento. Possono sfruttare l’opportunità tutti i consulenti del lavoro debitori nei confronti dell’Ente per contributi soggettivi, integrativi e di maternità, interessi, sanzioni e spese legali, relativi ad annualità sino al 31 dicembre 2012. L’agevolazione si applica anche ai soggetti non più iscritti all’ente nonché agli eredi. Sono, invece, esclusi coloro nei confronti dei quali il recupero del credito da parte dell’Ente è in fase di esecuzione immobiliare e risulta notificato un atto di pignoramento. Accedono d’ufficio alla riduzione delle sanzioni per la parte residua del debito, coloro che hanno in corso domanda di rateazione.
Il maxi sconto. La riduzione delle sanzioni è stabilita nelle seguenti misure: 50% per le annualità di contribuzione sino al 31 dicembre 2006 e 70% per le annualità successive e sino al 31 dicembre 2012. Qualora il debito complessivo, al lordo della riduzione, risulti pari o superiore ad euro 2.000,00 il debitore può chiederne la rateazione con periodicità mensile e durata massima di sessanta mesi.
Come e quando. Gli iscritti che hanno intenzione di ravvedersi, devono presentare una esplicita richiesta all’ente entro e non oltre il 24 aprile 2014. Scaduto tale termine la Cassa di previdenza riprenderà le ordinarie e attività di recupero dei crediti contributivi. Sul portale www.enpacl.it tutte le istruzioni della procedura telematica. Quest’ultima fornirà in tempo reale all’iscritto l’ammontare dell’importo complessivo dei contributi ancora dovuti, al netto di quelli corrispondenti alle dichiarazioni annuali obbligatorie del volume d’affari, eventualmente omesse. Calcolato il debito si potrà decidere se pagare in unica soluzione o in numero massimo di 60 rate.
Fonte (italiaoggi)