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Associazione MevaluateOnlus e SocMevaluate Italia S.r.l. contro C. N. O. Consulenti del Lavoro – La Sentenza del TAR Lazio a favore della Categoria


Ordine Informa

Con la sentenza n. 4437/2017 il TAR del Lazio ha respinto il ricorso di Mevaluate, ritenendo legittima la revoca del patrocinio da parte del Consiglio Nazionale. Questo l’ultimo atto della vicenda legale che ha visto la società Mevaluate Italia S.r.l., braccio operativo dell’Associazione Mevaluate Onlus, contrapporsi al Consiglio Nazionale in merito alla revoca della concessione del patrocinio dell’Ordine all’iniziativa relativa alla creazione di una banca dati della reputazione di persone fisiche e giuridiche.
Il Consiglio Nazionale, dopo un attento riesame della richiesta dell’Associazione, inizialmente
accolta, aveva infatti deciso, in autotutela, di revocare con effetto immediato il provvedimento emesso
nel mese di settembre 2016, per incompleta indicazione dei requisiti per l’accesso al bando e per
l’ingannevole pubblicità relativa ad una inesistente convenzione con lo stesso Consiglio Nazionale,
pubblicizzata sul sito web https://consulenti.it.mevaluate.com.
La società, oltre ad aver successivamente trasmesso allo scrivente una comunicazione ritenuta
dal Consiglio Nazionale lesiva della reputazione di tutta la Categoria, aveva invaso le caselle pec degli
iscritti utilizzando una pec dal nome equivoco e presentato ricorso al Tar per l’annullamento della
revoca del patrocinio.
Il Consiglio Nazionale ha dato mandato ai propri legali di perseguire la società Mevaluate in
tutte le sedi giudiziarie ed amministrative.
Peraltro, il Garante della Privacy, con provvedimento n. 488/2016, ha annullato il bando
sopracitato per violazione delle norme sul Codice della Protezione dei dati personali e per le possibili
conseguenze negative sulla dignità delle persone coinvolte.
La sentenza del Tar del Lazio n. 4437 dell’11 aprile 2017, allegata in copia, oltre a respingere la
richiesta di annullamento della revoca del patrocinio ed il risarcimento del presunto danno cagionato,
ha condannato la società anche al pagamento delle spese legali. Un segnale forte della giurisdizione
amministrativa, che ha riconosciuto la legittimità dell’operato del Consiglio Nazionale a garanzia degli
appartenenti alla Categoria.
In allegato la sentenza del TAR Lazio
sentenza-tar-lazio-4437-2017
(Autore: V.P. CNO Vincenzo Silvestri)

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