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Cessazione attività: istruzioni per professionisti e imprese


Fisco

Guida agli adempimenti necessari per chiudere un’attività: procedura per autonomi, professionisti e microimprese, tempistiche, indennizzo INPS.
Attività professionale, ditta individuale, società, ente, associazione: tutte forme societarie che richiedono pratiche diverse in caso di cessazione attività. Ecco una breve guida alla chiusura di una piccola società o studio: comunicazioni obbligatorie, modalità di invio, regole Scia, agevolazioni INPS.
Ditte individuali e autonomi
La procedura è analoga a quella di chiusura di Partita IVA di un libero professionista. Basta inviare la Comunicazione Unica al Registro delle Imprese, che automaticamente comporta la chiusura di tutte le posizioni presso Agenzia delle Entrate, INAIL e INPS. Il professionista che versa i contributi ad altra cassa previdenziale, comunicherà anche all’ordine la cessazione dell’attività.
Per attività avviate prima del 2010 il titolare della Partita IVA come ditta individuale, artigiano, commerciante o professionista deve presentare all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/11 in via telematica o cartacea: si otterrà così la ricevuta di chiusura attività da presentare a Inps, Inail e Camera di Commercio per chiudere le relative posizioni.
Società di persone, Sas e Snc
La chiusura con messa in liquidazione prevede atto notarile e nomina di un liquidatore che gestisce la procedura (crediti, debiti, vendita di beni), al termine della quale finisce si chiudono le posizioni INPS e INAIL, mentre la chiusura della Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate e la cancellazione della società dal Registro delle Imprese avvengono dopo la presentazione dell’ultimo bilancio. Se non ci sono debiti da pagare, pendenze da saldare e via dicendo, è possibile chiudere la società senza liquidazione, semplicemente mediante apposito atto notarile, dandone comunicazione ad Agenzia Entrate, INAIL e INPS (con le modalità di cui sopra).
Società, enti e associazioni fuori Registro
Devono comunicare la chiusura dell’attività all’Agenzia delle Entrate con modello AA7, telematicamente tramite Entratel o Fisconline, in forma cartacea allo sportello o per raccomandata A/R. Trasmessa la comunicazione, è possibile chiudere Partita IVA e posizioni INPS e INAIL.
SCIA
In generale, non devono presentarla le piccole attività con meno di tre dipendenti – meglio informarsi presso il SUAP competente (Sportello Attività Produttive) – mentre è un adempimento necessario per alcune attività produttive: attività artigianali con e senza vendita diretta, parrucchiere, estetista, tatuaggi, commercio all’ingrosso di alimentari o trasporto, prodotti agricoli o mangimi industriali animali e stabilimenti industriali, commercio al dettaglio anche elettronico, distributori automatici, commercio al dettaglio alimentare su suolo pubblico, vendita al dettaglio di alimenti e bevande in manifestazioni, impianti sportivi, cinema, teatri, musei, bar, ristoranti e circoli privati, bed & breakfast, agriturismi, alberghi e mense. Basta presentare l’apposito Modello B di SCIA al SUAP, che funziona da autocertificazione.
INPS
La Legge di Stabilità 2014 (comma 490, legge 147/2013) ha prorogato fino al 2016 l’indennizzo INPS di fine attività (introdotto dall’articolo 19 ter, comma 1, della Legge 2/2009) per alcune tipologie di contribuenti con requisito anagrafico (almeno 62 anni per gli uomini, 57 per le donne: titolari o coadiutori di attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, titolari o coadiutori di attività commerciale su aree pubbliche, esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, agenti e rappresentanti di commercio. E’ una sorta di accompagnamento alla pensione, di importo pari al minimo del trattamento previdenziale spettante.
(fonte PMI)

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