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Arriva l’Agenzia per le ispezioni sul lavoro, che accorperà i servizi a oggi suddivisi tra ministero del lavoro, Inps e Inail all’insegna di un forte snellimento di uomini e strutture e con l’obiettivo di semplificare le procedure e rendere più incisive le ispezioni. Ma l’organismo, che dovrebbe vedere domani la luce con decreto al consiglio dei ministri in attuazione del Jobs act, rischia di provocare un nuovo scontro governo-sindacati sul terreno della riforma del lavoro. «Se le anticipazioni saranno confermate, si tratta di provvedimento patacca che rischia di paralizzare tutto, non ci sarà nessuna semplificazione, nessuna garanzia sulle attività ispettive e di vigilanza, nessuna tutela per posti di lavoro e le retribuzioni dei dipendenti. E soprattutto nessuna certezza sui controlli che servono a garantire sicurezza sul lavoro, salute e tutela ambientale», denunciano all’unisono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa che domani terranno un presidio di protesta sotto la sede del ministero. Il responsabile del lavoro, Giuliano Poletti, ha convocato in extremis per oggi le sigle per un confronto chiarificatore, ma i margini di modifica dell’impianto del decreto, secondo fonti governative, sono abbastanza stretti. La nuova agenzia unica per le ispezioni avrà un corpo di quasi 5.800 uomini per 18 sedi regionali. Saranno di conseguenza cancellate le 108 direzioni territoriali del ministero del lavoro che svolgono anche le funzioni ispettive e i contratti di locazione delle relative sedi saranno risolti di diritto.
(Fonte: ItaliaOggi)