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Impossibile chiedere gli arretrati se la domanda non è stata presentata all’Inps al momento del raggiungimento dell’età pensionabile.
Chi matura il diritto alla pensione di vecchiaia e già gode della pensione di inabilità per trasformare quest’ultima nella prima deve fare un’espressa domanda all’Inps. Infatti la trasformazione del titolo pensionistico non avviene in modo automatico al compimento dei requisiti anagrafici e contributivi previsti per la pensione di vecchiaia
Lo ha chiarito la Cassazione in una sentenza di ieri.
La vicenda
Una donna otteneva dal giudice di primo grado il riconoscimento del proprio diritto alla trasformazione della pensione di inabilità in quella di vecchiaia a decorrere dal primo mese successivo al compimento dei suoi 65 anni di età. L’Inps veniva così condannato alla ricostituzione della pensione ed al pagamento delle trattenute arretrate.
La Cassazione però ha contestato questa ricostruzione: non si può far decorrere la trasformazione della pensione di inabilità in pensione di vecchiaia dal mese successivo al compimento delle età pensionistica. E questo perché la trasformazione non è automatica.
Infatti – si legge nella sentenza – la trasformazione del titolo pensionistico in un altro non opera automaticamente al compimento dei requisiti anagrafici e contributivi previsti per la pensione di vecchiaia, ma è sempre necessario che l’interessato presenti una apposita domanda di trasformazione. Tale trasformazione avrà effetto solo dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda medesima.
Così, se la presentazione della domanda avviene tempestivamente al compimento dell’età pensionabile, l’anziano otterrà immediatamente – e senza alcuna interruzione – il passaggio dalla pensione di inabilità a quella di vecchiaia. Viceversa, se la domanda avverrà dopo aver lasciato decorrere del tempo, al pensionato non saranno dovuti gli arretrati.
