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Divorzio breve pronto a confluire all’ interno della riforma della giustizia. Le disposizioni relative alla riduzione dei tempi per lo scioglimento del matrimonio contenute nel ddl 1504 (Divorzio breve), al vaglio da mesi della Commissione giustizia del senato, potrebbero trovare asilo politico all’ interno del dl 132/2014 (Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione e altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile). Così facendo, infatti, vedrebbe la luce un impianto normativo unico relativo all’ abbreviazione dei tempi per il divorzio. All’interno del dl 132 sono, infatti, contenute due disposizioni relative alla materia, gli articoli 6 e 12 che prevedono, rispettivamente, la convenzione di negoziazione assistita da un avvocato per le soluzioni consensuali di cessazione degli effetti civili o di scioglimento del matrimonio e le modalità per la richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio di fronte all’ ufficiale dello stato civile. A queste due norme andrebbero ad aggiungersi quelle relative ai tempi contenute nel ddl 1504, in base alle quali in caso di contenzioso i coniugi possono porre fine agli effetti del matrimonio in 12 mesi al massimo mentre, nel caso in cui ci sia accordo tra le parti i tempi potranno ridursi a sei mesi. Le sorti del divorzio breve, però, restano appese a un filo.
A spiegare le possibili strade percorribili, la relatrice al ddl 1504 in seconda Commissione al senato, Rosanna Filippin (Pd). «Da un punto di vista procedurale l’unico modo per unificare i testi è quello riproporre il contenuto del divorzio breve all’interno di emendamenti ad hoc al dl 132. Così facendo», ha sottolineato la relatrice, «sarebbe possibile avere un corpo unico di disposizioni e garantire la corsia preferenziale alle norme che, trovandosi inserite all’ interno di un dl e non più di un ddl, andrebbero verso una più rapida conversione».
(Fonte: ItaliaOggi)
