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Equitalia, spunta la rottamazione delle cartelle


Ordine Informa

Le cifre in ballo sono colossali. Ma alla fine, dalla rottamazione delle cartelle di Equitalia, una delle misure che potrebbero entrare nella prossima legge di Stabilità, l’incasso finale potrebbe essere solo di un miliardo di euro. A spiegarlo è la relazione illustrativa alle norme che sono sul tavolo di Palazzo Chigi e del Tesoro in vista della predisposizione della manovra che sarà approvata questo fine settimana e che dovrebbe essere presentata alle Camere il prossimo 20 ottobre. Il condizionale è d’obbligo, perché ieri l’Upb, l’Ufficio Parlamentare di bilancio che deve validare le stime del documento programmatico, ha fatto sapere che i tempi potrebbero essere più lunghi.
Tornando alla proposta della rottamazione delle cartelle, la relazione spiega che il «magazzino» di Equitalia che comprende tutti i carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio del 2000 fino al 31 dicembre del 2015, ammonta a 1.058 miliardi di euro. In pratica una somma pari a circa la metà del debito pubblico italiano. Il 20,5% di questi carichi, tuttavia, è già stato annullato dagli enti creditori. Dei restanti 841 miliardi di euro, un terzo vengono ritenuti di difficile riscossione per vari motivi: o perché i debitori del Fisco sono falliti, o perché sono morti, o ancora perché sono nullatenenti. Per altri 314 miliardi poi, Equitalia ha già tentato, invano, delle azioni esecutive. Dunque, al netto di altri 25 miliardi di euro di rate per riscossioni dilazionate e di 81 miliardi di riscosso, il «magazzino residuo» si riduce a 85 miliardi di euro, di cui 34 miliardi non sono lavorabili da Equitalia perché inferiori ai limiti legali per le azioni cautelari ed esecutive. La rottamazione delle cartelle, insomma, sarebbe applicabile a soli 51 miliardi di euro, il 5% del totale lordo, comprensivo cioè di interessi e sanzioni.
Insomma, alla fine, da tutta questa mole di cartelle Equitalia, ragionevolmente si potrebbe pensare di incassare subito un miliardo di euro. La stessa cifra della rottamazione del 2002, quando la base di partenza era di 49 miliardi.
(Autore: Andrea Bassi)
(Fonte: Il Mattino)

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