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Fattura elettronica, buon avvio. Burocrazia permettendo


Fisco Ordine Informa

Un primo bilancio a poche settimane dall’avvio della fatturazione elettronica obbligatoria nei rapporti tra i fornitori e la pubblica amministrazione, avvenuto il 6 giugno scorso, offre un’immagine positiva: i problemi non mancano e c’è la consapevolezza che ci vorrà tempo per mettere a posto tutte le caselle, ma intanto gli addetti ai lavori non lamentano grandi problemi applicativi.
Censimento completo, resta la complessità della burocrazia. Maria Laura Prislei, ispettore generale capo per l’Informatizzazione della contabilità dello Stato, fa un’analisi di quanto finora ha mostrato di funzionare, ma anche delle questioni ancora aperte: «Dal punto di vista della tenuta dei sistemi informativi, la nuova disciplina sta funzionando», spiega. «Le amministrazioni si sono quasi completamente censite sull’Indice della p.a. (Ipa). Dal Sistema di interscambio (Sdi) dell’Agenzia delle entrate le fatture affluiscono regolarmente sul sistema informativo Sicoge, gestito dalla ragioneria generale per tutti i ministeri».
Al 23 giugno, al termine di un primo censimento, risultavano registrate oltre 2 mila fatture affluite a Sicoge, un risultato non scontato a fronte dei problemi che spesso accompagnano le innovazioni nel nostro Paese. Va poi ricordato che l’obbligo scattato il 6 giugno riguarda anche le agenzie fiscali e gli enti previdenziali e che Sdi accetta anche fatture via pec, per cui i numeri complessivi delle fatture elettroniche sono sicuramente molto più consistenti.
(Fonte: ItaliaOggi)

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