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La Suprema corte blinda le ispezioni fiscali. L’accesso degli agenti, normalmente trenta giorni più trenta in caso di particolare complessità, può protrarsi anche per alcuni mesi dato che devono essere conteggiati solo i giorni effettivamente passati in azienda e non quelli impiegati nelle indagini in altri luoghi.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 11183 del 21 maggio 2014, destinata a far discutere, ha respinto il ricorso di una contribuente che aveva avuto la presenza in sede della Guardia di finanza per ben due mesi.
Il Collegio di legittimità ha infatti ricordato che lo Statuto del contribuente, con l’articolo 12, prevede una durata dell’ispezione di trenta giorni più trenta in caso di particolare complessità del caso. Quindi, per la Cassazione, la norma si riferisce «si riferisce ai soli giorni di effettiva attività lavorativa svolta presso tale sede, escludendo, quindi, dal computo quelli impiegati per verifiche e attività eseguite in altri luoghi; né, in materia, assumono alcuna rilevanza le disposizioni, peraltro di natura meramente amministrativa, assunte – come il d.m. Finanze 30 dicembre 1993 – per mere finalità di autorganizzazione e di coordinamento della capacità operativa dell’amministrazione finanziaria da destinare all’azione accertatrice».
Fonte (ItaliaOggi)