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Lavoro agile in via automatica


Ordine Informa

Il dpcm del 23/02/2020 dà il via libera al lavoro agile in via automatica. Non serve preventivo accordo tra datore e lavoratore. In tal senso, la liberalizzazione del lavoro agile è introdotta come soluzione al blocco totale delle attività lavorative che rappresenta una delle misure obbligatorie che le autorità (sindaci, prefetti ecc.) devono adottare nei comuni o aree interessate al fenomeno del coronavirus.  In merito alla gestione delle assenze dei lavoratori, la Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha pubblicato un approfondimento in cui ha riepilogato le diverse opzioni, che potrebbero verificarsi, come di seguito riportate.

  • Non recarsi al lavoro per paura di essere contagiati: si realizza un’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, situazione da cui possono scaturire provvedimenti disciplinari che possono portare anche al licenziamento;
  • Ordinanza che vieta ai lavoratori di uscire dalla propria abitazione: Sopravvenuta impossibilità al lavoro per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore;
  • Ordinanza di sospensione dell’attività aziendale:
    Sopravvenuta impossibilità al lavoro per cause indipendenti dalla volontà del datore di lavoro;
  • Quarantena obbligatoria: È da considerarsi sottoposto a trattamento latu sensu sanitario e, pertanto, l’assenza dovrà essere disciplinata secondo le previsioni, di legge e contrattuali, che riguardano l’assenza per malattia, con le conseguenti tutele per la salute e la garanzia del posto di lavoro;
  • Quarantena volontaria: Se fondata (a ragione del contatto con soggetti contagiati), può rappresentare un comportamento di oggettiva prudenza, che può venire disciplinato come per le astensioni obbligate da ordinanza.

(Autori: AMS)

(Fonte: ItaliaOggi)

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