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L’Inps: nel 1° trimestre assunzioni a tempo indeterminato cresciute del 24,1%. Renzi, la macchina è ripartita


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Aumentano i posti di lavoro, soprattutto quelli fissi. Lo rileva l’Inps, dai dati dell’Osservatorio sul precariato. In particolare, nel primo trimestre aumentano, rispetto al corrispondente periodo del 2014, le assunzioni a tempo indeterminato (+91.277), mentre diminuiscono i contratti a termine (-32.117) e le assunzioni in apprendistato (-9.188). Nel periodo considerato l’aumento complessivo delle nuove assunzioni è di 49.972 unità. Nello stesso periodo diminuiscono di 135.684 le cessazioni di rapporti di lavoro, per cui il saldo netto dei rapporti di lavoro è pari a 185.656 unità. Nei primi tre mesi del 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 470.785, il 24,1% in piu’ rispetto all’analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 149.041 (l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 e’ del 5%). Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili e’ passata dal 36,61 % del primo trimestre del 2014 al 41,84% del primo trimestre del 2015. In particolare, nel corso del mese di marzo 2015 la quota di nuovi rapporti stabili ha raggiunto la misura del 48,2%. Cifre commentate con soddisfazione dal presidente del consiglio, Matteo Renzi: “I dati ufficiali Inps sul lavoro ci dicono che la strada da percorrere è ancora lunga, ma la macchina finalmente è ripartita”, ha scritto il premier su Facebook. “Dopo cinque anni di crollo costante, tornano a crescere gli occupati. Il fatto che molti di questi contratti siano agevolati dalle misure del Jobsact (stabilità, sgravi, tutele crescenti, taglio Irap) è sicuramente un fatto positivo”, aggiunge il premier. “Mi colpisce che ci sia chi dice: ‘Beh però una parte non sono nuovi contratti, ma regolarizzazioni e stabilizzazioni’, fa sorridere! Era infatti proprio quello che volevamo. Non è la stessa cosa per un precario vedere trasformato il proprio contratto a tutele crescenti: è una svolta per la vita di tanti ragazzi della nostra generazione. Perché significa un mutuo, le ferie, la maternità.Naturalmente c’è ancora molto lavoro da fare. Ma grazie all’impegno di tutti e di ciascuno l’Italia ce la farà”, conclude Renzi. Sul complesso delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del mese di marzo 2015, oltre il 57% fruisce dell’esonero contributivo triennale introdotto dalla legge di stabilità 2015. Nel periodo gennaio-marzo 2015, le cessazioni a tempo indeterminato sono state 382.157, il 7,6% in meno rispetto al primo trimestre del 2014, quando erano state 413.568. Sommate a quelle degli apprendisti e dei rapporti a termine, il numero delle cessazioni rilevate nel primo trimestre 2015 e’ di 1.012.389, l’11,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014, quando erano state 1.148.073.
(Fonte: ItaliaOggi)

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