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Diventa ufficiale lo slittamento di dieci giorni per la consegna del 730 a Caf e professionisti abilitati: il termine ultimo passa così dal 31 maggio all’8 luglio. Il decreto di rinvio porta la firma del premier, Enrico Letta, e del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni e va incontro alla richiesta dei Caf di avere più tempo per gestire le dichiarazioni dei contribuenti che avevano già scelto di utilizzare i crediti Irpef con l’Imu da pagare sull’abitazione principale e si sono trovati “spiazzati” dopo la sospensione decisa dal Governo in attesa della revisione dell’intera tassazione sugli immobili. Ora i Caf potranno accettare i modelli fino al 10 giugno, poi dovranno consegnare il modello elaborato e il prospetto di liquidazione ai contribuenti entro il 24 giugno e dovranno poi inviare la dichiarazione telematica all’agenzia delle Entrate entro l’8 luglio.
E’ in arrivo anche la proroga per i versamenti di Unico. La scadenza per pagare le tasse sarà spostata dal 17 giugno all’8 luglio mentre dal 9 luglio fino al 20 agosto si potrà pagare con la maggiorazione dello 0,40 per cento. La conferma all’anticipazione del Sole 24 Ore è arrivata durante il question time in Commissione Finanze alla Camera. L’amministrazione finanziaria ha precisato che è allo studio un Dpcm (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) per spostare in avanti di tre settimane il termine ultimo per i versamenti di Irpef o Ires e Irap. La risposta è arrivata dopo l’interrogazione presentata dal deputato del Pdl, Maurizio Bernardo, che ha dato voce all’appello rivolto dall’Ordine dei commercialisti di Roma e sottoscritto dagli altri 62 Ordini per chiedere al ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, un rinvio delle scadenze sia per il ritardo nella pubblicazione del programma per la compilazione degli studi di settore (il software Gerico) sia per l’incrocio con la scadenza per il pagamento dell’acconto Imu che – nonostante la sospensione sull’abitazione principale – riguarda comunque circa 30 milioni di immobili.
Finora le precedenti risposte ufficiali avevano escluso la possibilità di una proroga. E la stessa agenzia delle Entrate aveva accelerato sul rilascio della versione definitiva del software e dei 205 modelli per l’invio dei dati rilevanti per gli studi di settore.
La risposta al question time prende atto della difficoltà di gestire la doppia scadenza e del poco tempo a disposizione per calcolare quanto dovuto al Fisco dopo il pressing delle associazioni di categoria e dei professionisti. Il rinvio dei termini riguarderà, comunque, solo i circa 3,5 milioni di contribuenti obbligati alla compilazione degli studi di settore.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)