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Nessun segreto per il creditore


Ordine Informa



Anagrafe tributaria, conti bancari, registro Pra, archivi Inps: tutto senza segreti per i creditori. Possono essere autorizzati, fin da subito, a chiedere direttamente ai gestori delle banche dati le informazioni necessarie per i pignoramenti. Il diritto di consultare le banche dati pubbliche, per trovare beni o crediti pignorabili, è previsto dal decreto legge 132/2014, che, però, rimanda ad un decreto attuativo per l’operatività del sistema. Ma il tribunale di Mantova da una chance in più a chi ha fatture da incassare. Anche senza aspettare il decreto ministeriale, il creditore può farsi autorizzare dal presidente del tribunale a rivolgersi ai gestori delle banche dati e ottenere le informazioni utili. Si dovrà, invece, aspettare il decreto per avere i dati attraverso gli ufficiali giudiziari. Ma vediamo il contenuto del provvedimento.
Nel caso specifico una srl ha chiesto, in base all’articolo 492 bis del codice di procedura civile, l’autorizzazione a cercare beni pignorabili di una società debitrice con le modalità telematiche. La norma in questione, in vero, attribuisce in prima battuta all’ufficiale giudiziario, previa autorizzazione del presidente del tribunale, il potere di accedere mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati pubbliche (come l’anagrafe dei conti). Però, prosegue la normativa, se le strutture tecnologiche, necessarie a consentire l’accesso diretto da parte dell’ufficiale giudiziario alle banche dati, non sono funzionanti, il creditore procedente, sempre previa autorizzazione, può ottenere dai gestori delle banche dati le informazioni nelle stesse contenute. Peraltro la legge ha affidato  la regolazione delle modalità d’accesso alle banche dati a un decreto del ministro della giustizia, di concerto con il ministro dell’interno e con il ministro dell’economia e delle finanze e sentito il garante per la protezione dei dati personali. Questo decreto ancora non ha visto la LUCE. Il giudice, che ha ricevuto l’istanza della srl creditrice, ha dovuto affrontare una serie di questioni e, in particolare, se la mancanza del decreto ministeriale blocca del tutto la possibilità di avere notizie, ad esempio, dei conti correnti e delle auto possedute dal debitore.  


(Fonte: ItaliaOggi) 

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