Fisco
Nella precompilata i controlli del fisco si fanno in tre. Le varianti che entrano in gioco e influenzano la qualità e le tipologie dei controlli del fisco sono infatti le seguenti: presentazione diretta o tramite un Caf o un professionista abilitato, presentazione della precompilata senza modifiche o con modifiche che non incidono sul reddito o sull’imposta oppure presentazione con modifiche che incidono su uno o entrambi i componenti. È questo lo scenario che si prefigura a un’attenta lettura delle risposte fornite dall’Agenzia delle entrate nella circolare n. 11/e del 23 marzo scorso nell’apposito paragrafo dei controlli documentali.
Precompilata accettata o modificata. È considerata accettata, con la conseguente necessità di barrare nel prospetto di liquidazione 730 la casella «Dichiarazione Precompilata – Accettata», quella trasmessa senza modifiche o con modifiche che non incidono né sul reddito né sull’imposta. La circolare 11/e definisce come tali le modifiche dei dati anagrafici del contribuente (ad eccezione del comune di domicilio fiscale), dei dati indentificativi del soggetto che effettua il conguaglio, del codice fiscale del coniuge non a carico, la scelta dell’utilizzo in compensazione del credito Irpef, degli importi dei versamenti in acconto nonché la richiesta di rateizzare il saldo o il primo acconto dovuto.
La dichiarazione precompilata si considera invece «modificata» quando vengono effettuate variazioni o integrazioni dei dati che comportano variazioni del reddito o dell’imposta. Deve considerarsi modificata anche la dichiarazione alla quale sono apportate variazioni nei dati di segno opposto che, compensandosi fra loro, non ne alterano il risultato finale.
(Fonte: ItaliaOggi)