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È stata licenziata, dopo 8 mesi, a fine luglio 2014 dalla Commissione Trasporti della Camera la legge delega al Governo sul nuovo Codice della strada.
La novità più importante riguarda senza ombra di dubbio la possibilità da parte di scooter e moto con cilindrata di 125 centimetri cubi di accedere a tangenziali e autostrade a patto che i conducenti dei mezzi siano maggiorenni. Il nostro era l’unico Paese in Europa ad adottare una tale restrizione. Al termine dell’iter parlamentare il Governo Renzi avrà 12 mesi di tempo per varare la nuova legge.
Novità anche in città!
Un altro elemento di modernità riguarda l’adozione di “misure per favorire l’accesso delle due ruote nelle corsie preferenziali dei mezzi pubblici delle città”: in sostanza biciclette e motocicli potranno, in un prossimo futuro, circolare nelle corsie riservate ai mezzi pubblici in città. Trattandosi di linee guida spetterà comunque ai sindaci delle singole realtà, che hanno competenza in materia, l’approvazione o meno di tale disposizione. La motivazione di tale norma consterebbe secondo Riccardo Nencini, viceministro alle Instrastrutture e ai Trasporti, a una questione di sicurezza per ciclisti e motociclisti.
“A loro vogliamo attribuire lo status di utenti vulnerabili della strada, anche con altre norme” spiega il viceministro Nencini.
Interpellata l’Ancma, Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, si è detta concorde nell’accrescere la sicurezza degli utenti su due ruote in quanto il transito di tale categoria di mezzi su corsie preferenziali li separerebbe dal traffico ordinario.
A garanzia di maggiore sicurezza saranno inoltre introdotte disposizioni per limitare la presenza a bordo strada di ostacoli fissi artificiali o guardrail; a tal fine il Governo predisporrà delle linee guida per gli Enti proprietari delle strade con la finalità di progettare e costruire infrastrutture in linea con la richiesta di maggior sicurezza per gli utenti su due ruote.
Soddisfatta delle novità la presidente della Federazione italiana amici della bicicletta Giuglietta Pagliaccio che confida che al Senato vengano prese in esame la possibilità di introdurre un limite di velocità nei centri cittadini di 30 km/h e di studiare un nuovo piano del traffico tale da consentire il controsenso ciclabile.
(fonte 6sicuro)