Notizie dall'Italia e dal Mondo Ordine Informa
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Transfusion: non solo può integrare o sostituire la trasfusione, ma è in grado di svolgere una funzione protettiva contro il danno arrecato ai tessuti e agli organi.
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Transfusion: non solo può integrare o sostituire la trasfusione, ma è in grado di svolgere una funzione protettiva contro il danno arrecato ai tessuti e agli organi. Un nuovo composto di origine biologica, derivato dall’emoglobina umana, potrebbe sostituire in determinate condizioni il nostro sangue. La scoperta è appena stata pubblicata sulla rivista scientifica Transfusion, ad opera di una collaborazione scientifica internazionale tra il gruppo di Biochimica del Dipartimento di Scienze della Salute dell’ Università di Milano, l’Università di San Diego e alcune Biotech californiane e potrebbe offrire uno straordinario contributo alla cronica manca di sangue nelle trasfusioni in emergenza.
FUNZIONE PROTETTIVA PER I TESSUTI
Al centro dello studio c’è un composto chiamato MP4OX, che oltre a poter integrare con successo se non sostituire la trasfusione di sangue soprattutto in condizioni di urgenza, è in grado di svolgere una inaspettata funzione protettiva contro il danno arrecato ai tessuti e agli organi dall’ipossia e dall’ipovolemia. Secondo Michele Samaja, del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Milano, “si tratta di un risultato straordinario, perché il composto si dimostra in grado di indurre nelle cellule la resistenza contro lo shock causato dagli stessi motivi che portano a considerare la trasfusione del sangue come un’opportunità terapeutica. Ha quindi proprietà che potremmo definire, almeno in alcuni casi, terapeutiche rispetto alle attuali necessità di ricorso alle trasfusioni”.
(fonte: rivista scientifica Transfusion)