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In arrivo interventi di sostegno al reddito per i dipendenti degli studi professionali. Ad assicurarli sarà l’ente bilaterale del settore. Dall’integrazione del 20% dell’Aspi per i casi di sospensione dall’attività lavorativa al ristoro del 20% della retribuzione persa in caso di ricorso alla cassa integrazione in deroga. Previsto anche l’anticipo del contributo ministeriale in caso di attivazione del contratto di solidarietà, nonché una misura compensativa per chi è passato da full-time a part-time. In concreto gli aiuti dovrebbero partire dal 2014. È necessario il regolamento attuativo dell’accordo sottoscritto lo scorso 22 ottobre. Le parti si sono incontrate ieri a Roma per discutere il testo, ormai in dirittura d’arrivo. Alla riunione hanno partecipato Confprofessioni per i professionisti e le organizzazioni sindacali di categoria (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs) per i lavoratori dipendenti. I lavori riprenderanno la prossima settimana. Intanto, però, nei primi dieci mesi del 2013 il numero dei dipendenti messi in cassa integrazione in deroga negli studi professionali è cresciuto di quasi il 72% rispetto all’anno precedente: 6.291 contro 3.643 (si veda ItaliaOggi di ieri). A subire maggiormente gli effetti della congiuntura negativa sono stati segretarie, impiegate e assistenti degli studi notarili, con 1.277 casi, e di consulenza amministrativo-gestionale, dove hanno percepito la Cig in deroga 1.361 lavoratori.
(fonte Italia Oggi)
