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Imprenditori e professionisti possono acquistare esclusivamente i voucher telematici. Quindi attraverso la procedura online dell’Inps, i tabaccai aderenti al servizio di internet banking o le banche popolari abilitate. Lo spiega, tra l’altro, l’Inps nella circolare n. 149/2015 di ieri con cui illustra le novità alla disciplina del lavoro accessorio introdotte dal dlgs n. 81/2015 di riforma del Jobs act.
I nuovi limiti. Una prima novità riguarda il limite massimo del compenso che il prestatore può percepire che la riforma ha innalzato da 5 mila a 7 mila euro, rivalutabili annualmente. In particolare, spiega l’Inps, è previsto che «per prestazioni di lavoro accessorio s’intendono attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 7 mila euro (che a lordo corrispondono a 9.333 euro) nel corso di un anno civile, cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre». Rimane, invece, immutato a 2 mila euro il limite per le prestazioni rese nei confronti del singolo committente imprenditore o professionista (che a lordo corrisponde a 2.693 euro, come comunicato dall’Inps nella circolare n. 77/2015).
Agricoltura. La nuova disciplina, spiega l’Inps, vale anche per il settore agricolo per il quale le prestazioni accessorie si applicano alle attività:
a) rese nell’ambito delle attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da giovani con meno di 25 anni di età se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell’anno se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l’università;
b) svolte a favore di soggetti piccoli imprenditori (ex art. 34, comma 6, del dpr n. 633/1972). Tali attività, non possono essere svolte da soggetti iscritti l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.
(Autore: Carla De Lellis)
(Fonte: ItaliaOggi)